Berlusconi l'africano: "Casa e lavoro a chi viene in Italia"

E' sfuggito ai media italiani - ma non alla Rete - quanto detto da Berlusconi lo scorso 18 agosto nella sua visita privata a Tunisi. Dopo un incontro con il presidente tunisino Ben Alì, Berlusconi ha partecipato a Ness Nessma, programma della televisione satellitare tunisina Nessma TV (di cui Mediaset ha il 50 per cento di azioni insieme alla società di Tarak Ben Ammar Quinta Communications).

Il "nostro" (purtroppo è anche il mio...) Premier, interpellato sui temi dell'immigrazione, ha sostenuto la necessità di "aumentare le possibilità di entrare legalmente in Italia", che il nostro Paese ha "il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con totale apertura di cuore, e di dare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli e la possibilità di un benessere che significa anche la salute, l’apertura di tutti i nostri ospedali: questa è la politica del mio governo". Ecco i video:



Insomma, lavoro, case, scuole e ospedali per gli immigrati. Come programma di governo non è male, ma il Berlusconi "africano" è esattamente l'opposto di quello "italiano".


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Per Bossi è solo rimbalza il clandestino

Per Umberto Bossi l'accostamento della Shoah alle stragi di immigrati che cercano di raggiungere le coste italiane è inopportuno. Poi, come se non bastasse, ha chiesto allo Stato Pontificio di prendersi l'onere di accogliere gli immigrati che l'Italia non ammette sul proprio territorio.

Eppure per oltre 20 giorni delle persone hanno vagato nel Mediterraneo senza ricevere soccorso da nessuna imbarcazione. Erano 78 persone, avevano deciso di sfidare il mare per sfuggire all'inferno del loro Paese e alla fine solo 5 sono sopravvissuti: una donna, due uomini e due minorenni. Mentre questa gente moriva, il figlio di Bossi giocava sulla pagina ufficiale di Facebook della Lega a "Rimbalza il clandestino".

Per me qui siamo di fronte a una tragedia annunciata, causata dalla politica irresponsabile e razzista dell'attuale Governo italiano. E' questa l'Italia che vogliamo consegnare alle nuove generazioni? Pensiamoci, non chiudiamo gli occhi come chi non ha voluto vedere il barcone degli eritrei dispersi in mare.


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Superenalotto, la Sicilia ha già fatto 6

Superenalotto della Sicilia

Forse non tutti sanno che... lo Stato con il Superenalotto incassa il 49,5% delle somme gioca­te in tutta Italia tranne che in Sicilia dove questa sua percentuale scende a circa il 37%. Insomma, dopo il regalo a Catania (140 milioni) e a Palermo (180 milioni), dopo il gettito delle acci­se sui prodotti petroliferi e i famosi 4 miliardi di fondi Fas, arriva anche un bel trattamento "speciale" al Superenalotto.

Ah visto che parliamo di Superenalotto, ma vi fidate del nuovo sistema di estrazione? Dal 2 luglio la sestina vincente del Superenalotto non è più determinata con i primi estratti delle ruote del Lotto, ma viene determinata attraverso un'estrazione autonoma, gestita da AAMS e Sisal. Non so perché, ma questa novità mi ricorda la truffa delle estrazioni tramite palline manipolate...


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I leghisti sono ebrei, babilonesi oppure ignoranti?

Bossi il segaiolo

Bossi, durante la festa della Lega a Ponte di Legno, ha detto: "Meglio 'Va pensiero' che l'inno di Mameli. Quando cantiamo il nostro inno, Và pensiero - il celebre coro del Nabucco di Verdi n.d.r. - tutti lo cantano perchè si conoscono le parole, non succede come con l'inno italiano che invece nessuno conosce".

Qualcuno potrebbe spiegare a Bossi la trama del Nabucco di Verdi? Cosa cazzo c'entra con l'Italia e anche con la Padania?

È stata spesso letta come l'opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell'epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese.
Questo tipo di lettura è tuttavia incentrata soprattutto sul famosissimo coro Va', pensiero, sull'ali dorate, intonato appunto dal popolo ebreo. Il resto del dramma è invece incentrato sulle figure drammatiche del re di Babilonia Nabucodonosor e della sua presunta figlia Abigaille. [Fonte: Wikipedia]

Un Inno deve rappresentare un popolo, la sua storia. Dunque i leghisti sono ebrei, babilonesi oppure ignoranti?


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L'importanza di chiamarsi Dylan

Piove a Long Branch, una località del New Jersey. Un "vecchio eccentrico" cammina sotto la pioggia, senza documenti in tasca e apparentemente senza una meta. A un certo punto si ferma davanti a una casa in vendita per sbirciare dalle finestre. I vicini osservano la scena e insospettiti da un comportamento giudicato un po' strano decidono di chiamare la polizia. Poco dopo ecco l'agente Kristie Buble, una ragazza di anni 24, che non potendo identificare il "sospetto" lo accompagna all'albergo da lui indicato. Arrivati all'albergo la reception conferma: è Bob Dylan!

Tutto questo è successo realmente. Che tristezza! Bob Dylan è una leggenda della musica mondiale, ma evidentemente per una 24enne di oggi può essere un perfetto sconosciuto.


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La birra protegge le ossa delle donne dall'osteoporosi

Birra e donne
Amo la birra e le donne, quindi non potevo non riportare questa notizia ;-) La birra, una delle più diffuse e antiche bevande alcoliche del mondo, è anche un ottimo rimedio contro l'osteoporosi.

Spesso si parla del vino, descrivendolo come elisir di lunga vita, ma invece anche bere birra può aiutare la salute. Infatti, secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori spagnoli e pubblicato sulla rivista Nature, risulta che la birra protegge le donne dalla fragilità ossea. Dallo studio è emerso che le donne che assumono regolarmente la birra come bevanda presentavano una densità ossea maggiore e, di conseguenza, una maggior resistenza alle fratture e un minor rischio di osteoporosi.

Possiamo quindi concludere che "un bicchiere di birra al giorno è sufficiente per rinforzare le ossa" (Juan Pedrera Zamorano, ricercatore a capo dello studio).


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Test INVALSI e professori terroni

L'INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione) ha stilato una classifica sulla base delle due prove a testo unico su base nazionale, una di Italiano e l'altra di Matematica, che i ragazzi di terza media hanno sostenuto insieme alle altre prove scritte dell'esame di stato lo scorso 18 giugno.

La classifica, così come erano state consegnate le prove dai ragazzi, direbbe che in Italiano sono in testa i ragazzi del centro seguiti da quelli meridionali, ultimi gli alunni delle regioni del nord; per Matematica i risultati più brillanti al sud, seguito dal centro, a chiudere il nord. E invece no! La graduatoria è stata completamente ribaltata, perché secondo l'INVALSI le prove compilate dai ragazzi delle regioni del sud sono "anomale" e quindi hanno copiato o i professori li hanno aiutati.

Bossi e il teorema dei professori terroni
Secondo me la spiegazione è un'altra, sono i figli dei leghisti che abbassano la media al nord. Ad esempio, per loro "Garibaldi era un cretino" e "Il Risorgimento e l'unificazione costituiscono delle vicende storiche senza dubbio rilevanti che tuttavia si configurano come una deriva, uno slittamento, una nota stonata, un'anomalia rispetto alla traiettoria della storia che, osservata nella lunga durata, ci parla di un'essenza pluralista delle nazioni e dei popoli della penisola".

Il mio consiglio, dunque, è di rifare il conto ma senza i figli dei leghisti ;-)

La mia è più o meno una provocazione (sono stufo delle cazzate della Lega!) però questa decisione, giustificata con l'analisi statistica dei risultati delle prove, mi sa tanto di pregiudizio: sono meridionali allora non possono essere più bravi dei ragazzi del nord. Perché sarebbe grave se gli insegnanti al sud avessero falsato il risultato delle prove, ma non meno grave sarebbe se i risultati "dovevano tornare" con la visione della scuola che ha pubblicizzato in questi mesi l'attuale Governo.


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Berlusconi: nessuno mi può criticare

Berlusconi: La verità mi fa male, lo so...
La verità mi fa male, lo sai!
Nessuno mi può criticare, nemmeno il Tg3!

Coro (giornalisti, magistrati, comunisti, Veronica, Barbara, ecc.): La verità ti fa male, lo so

Berlusconi: Lo so che avete sbagliato e non sbaglierete più

Coro (giornalisti, magistrati, comunisti, Veronica, Barbara, ecc.): La verità ti fa male, lo so

Berlusconi: Dovreste parlare bene di me
e stare molto attenti perché
c'è già tanta gente che ce la su con me e chi lo sa perché.
Io ho il diritto di vivere come voglio e voi no!

Coro (giornalisti, magistrati, comunisti, Veronica, Barbara, ecc.): La verità ti fa male, lo so

Berlusconi: Per questo le escort mi piacciono e mia moglie no

Coro (giornalisti, magistrati, comunisti, Veronica, Barbara, ecc.): La verità ti fa male, lo so

Berlusconi: Se sono tornato da voi vi basta sapere che
in Rai i direttori li ho messi io
perché ho visto la differenza tra Santoro e Vespa e ho scelto Vespa

Berlusconi: Avete sbagliato e ora capirete che
costa cara la verità
e mi chiederete scusa perché sta qui la mia felicità

Berlusconi: Molto, molto più di prima io mentirò
e d'ora in avanti prometto che
quel che avete fatto un dì a me non lo rifarete più

Berlusconi: Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu!

(Cantata da Berlusoni e suonata da Apicella)

P.S. Ecco la versione originale di Caterina Caselli.


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Barbara Berlusconi: "In politica no alla distinzione tra pubblico e privato"

La vita familiare, la politica, il futuro ed un ingente patrimonio da dividere con i fratelli: Barbara Berlusconi esce allo scoperto e, dalla sua abitazione di Villa Belvedere Visconti di Modrone (Macherio, MB) si confessa in un una lunga intervista al settimanale Vanity Fair.

Barbara Berlusconi
ROMA - "Non credo che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata". Barbara Berlusconi, intervistata da Vanity Fair, interviene così sulle vicende che, da mesi, tirano in ballo il premier. Dall'ormai famosa festa a Casoria alle registrazioni di Patrizia D'Addario. Nella lunga intervista, che il settimanale dedica alla primogenita di Veronica Lario e Silvio Berlusconi dopo la nascita del secondo figlio, Edoardo, la 25enne non mostra reticenze. Neanche sulla gestione del patrimonio paterno: "Se mio padre sarà giusto non ci saranno lotte".

La morale. Si parte dalla stratte attualità e dal rapporto tra politica e morale. "Penso che una società esprima un senso della morale comune - dice Barbara -. I rappresentanti politici che sono chiamati a ben governare, a far prosperare la comunità, sono anche tenuti a salvaguardare i valori che essa esprime, possibilmente a elevarli". Da questo discende la convinzione che chi è chiamato ad amministrare lo Stato non può tracciare un solco tra i comportamenti pubblici e quelli privati.

La festa di Noemi. La 25enne, poi, si dice "stupita" per le 'attenzioni' del padre verso Noemi Letizia. "La mia storia - spiega Barbara Berlusconi - è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani. Sono legami psicologici di cui non ho esperienza".

E quanto al divorzio dei genitori, parla di un forte dolore e del desiderio di sostenerli entrambi: "Il dolore è grande, un valore e una realtà si stanno sgretolando. Più forte è il senso dell'unione familiare che uno ha, e nel mio caso è molto forte, più si amplifica la delusione. Ma almeno noi fratelli stiamo vivendo questo momento in età consapevole. Voglio essere vicina a entrambi i miei genitori, perchè quello che non traspare all'esterno è che la loro sofferenza è profonda e tocca entrambi". E' quando le si chiede se si tratta della fine di un grande amore, replica decisa: "Sono sicura che lo sia stato per la mamma".

La polemica su Franceschini. Barbara Berlusconi torna, minimizzandola, su una polemica prelettorale: il segretario del Pd Dario Franceschini attaccò Berlusconi, chiedendo a chi gli stava intorno: 'Fareste educare i vostri figli da un uomo come lui?. "Non è un episodio che ritengo grave o insultante e non credo che Franceschini ce l'avesse con noi - risponde Barbara che ai tempi si schierò con il padre - Credo che parlasse di identità culturali diverse".

Solo un accenno sulla delicata questione dell'enorme patrimonio del Cavaliere. E sul ruolo dei figli del primo matrimonio (Marina e Piersilvio) e quelli avuto dalla Lario. "A oggi non c'è nessuna lotta. E, se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro" taglia corto Barbara. Che, nell'immediato, non esclude un futuro nell'editoria, alla Mondadori.

I miei complimenti a Barbara per il suo coraggio e per avere dimostrato molta più maturità ed equilibrio del padre. Non male davvero, mi viene quasi da dire che vorrei vederla al posto del padre, ma anche per lei vale l'enorme conflitto di interessi.


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E' uscito il calendario del Ministro Mara Carfagna!

E' uscito il libro del Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna. Non lo sapevate? Eppure il ministro lo ha voluto gentilmente far pubblicare a nostre spese. Si tratta di un libro di ben 64 pagine e con tante sue foto! Però devo confessare che sono rimasto un po' deluso e non solo per come ha finanziato la pubblicazione, ma soprattutto per le foto che ha scelto! Con lei c'è Angelino Alfano, Ignazio La Russa e papa Ratzinger. Mah, io sinceramente preferisco di più il suo precedente calendario... ;-)

Mara Carfagna

P.S. Ma è vero che in quella foto stava mettendo i manifesti suoi del PDL di Berlusconi per la campagna elettorale? ;-)


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Le quattro centrali nucleari e la rinascita dell'energia nucleare

Non so voi, ma io sono molto preoccupato. L'Enel e la francese Edf hanno stretto un accordo che "pone le basi concrete per il ritorno del nucleare in Italia" e "la rinascita dell'energia nucleare" attraverso la costruzione nel nostro Paese di almeno quattro centrali nucleari.

Centrali nucleari

A parte il fatto che nel comunicare questo accordo si ammette che il ritorno al nucleare attualmente non ha senso, ma mi fa incazzare il fatto che in Italia i referendum non sono quasi mai rispettati. L'Italia ha abbandonato il ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico con il referendum abrogativo del 1987 ed infatti le quattro centrali nucleari italiane (a Trino Vercellese, Caorso, Latina e Garigliano) furono chiuse.

Le centrali nucleari a causa dei costi, dei lunghi periodi di costruzione e delle preoccupazioni riguardo alla sicurezza, rappresentano una soluzione pericolosa e costosa al problema energetico. Esistono alternative più sicure, efficaci e meno costose; ma questo Governo ha deciso di aprire almeno quattro centrali nucleari e lo sta facendo con la prepotenza che lo contraddistingue: senza rispettare il referendum, senza aprire un vero dibattito e molto probabilmente ricorrendo alla forza verso tutti quei cittadini che come me manifesteranno il loro no. Ecco perché sono molto preoccupato. E voi?


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Il silenzio paga...

Berlusconi con Patrizia D'Addario

Ascoltavo l'intervista spagnola a Patrizia D'Addario riproposta da Corriere.it. Patrizia D'Addario dice che la sua vendetta è dire la verità e che, comportandosi diversamente, avrebbe potuto guadagnare molto di più.

Queste parole non so perché mi hanno fatto ricordare le risposte a Berlusconi di due suoi ex (?) alleati, Casini ("non tutti sono in vendita") e Storace ("noi non ci facciamo comprare"), e che c'era un tempo in cui anche Bossi considerava Berlusconi un mafioso.

Ricordo tutto questo e anche il silenzio di chi non ha mai preteso da Berlusconi la verità e un comportamento responsabile... Il silenzio paga, ma rende anche colpevoli.


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