Arriva in Italia la "pillola del demonio"

RU-486

Il Cda dell'AIFA (Agenzia italiana del farmaco) ha approvato ieri sera a maggioranza la pillola RU-486, la pillola per l'aborto farmacologico. La RU-486 potrà essere utilizzata in Italia solo in ambito ospedaliero, così come la legge 194 prevede per le interruzioni volontarie di gravidanza.

L'AIED (Associazione italiana per l'educazione demografica) plaude la decisione del Cda dell'AIFA: "Ci si allinea con i paesi europei, recuperando un ritardo che ha penalizzato le donne italiane". Infatti la RU-486 è commerciabile in Francia dal 1988. Nel 1990 fu autorizzata in Gran Bretagna, e un anno dopo in Svezia. Dal 1999 la pillola viene ufficialmente commercializzata in Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia e Paesi Bassi, Svizzera, Israele, Lussemburgo, Norvegia, Tunisia, Sudafrica, Taiwan, Nuova Zelanda e Federazione russa. Nel 2005 è stata inserita nella lista dei farmaci dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS).

Quindi la pillola abortiva è praticamente una novità solo nel nostro Paese. L'approvazione non era affatto scontata, siamo in Italia, lo Stato in genere non riesce ad essere laico e l'influenza della Chiesa è molto forte. Il Vaticano infatti auspica ancora "un intervento da parte del Governo e dei ministri competenti" perché considera la RU-486 un "veleno letale", un "delitto" che comporta "la scomunica" della Chiesa per chi la usa, la prescrive o partecipa a qualsiasi titolo "all'iter". Insomma, purtroppo per il Vaticano la RU-486 è ancora la pillola del demonio e non "proprietà morale delle donne" (definizione coniata da Claude Evin, Ministro della Sanità francese nel 1988).

P.S. Vi segnalo un bell'articolo da leggere, è l'intervista di Repubblica a Emile-Etienne Baulieu, il padre della pillola abortiva.

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